5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

28 Settembre 2024 - Sabato

28 Settembre 2024 - Sabato

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Luca - Lc 9,43-45

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

L’insegnamento di oggi è conciso ed è preceduto da un imperativo che non ammette repliche: «Mettetevi bene in mente queste parole…». Si tratta di accogliere ciò che Gesù sta per dire e di fare scendere il seme della Sua Parola in profondità perché attecchisca senza che nessuno possa più rubarla (cfr. la parabola del seminatore: Marco 4,4).
La richiesta di Gesù è lapidaria: è troppo importante e deve essere accolta nel cuore dai discepoli di ogni tempo perché nessuno possa dire di non aver compreso la volontà di Dio. Tutto ruota intorno ad un verbo: «essere consegnato». È il verbo che accompagna tutta la vita di Gesù: il Padre lo consegna a Maria; la Madre lo consegna all’umanità; il traditore lo consegnerà ai sommi sacerdoti e questi lo consegneranno a Pilato e Pilato lo consegnerà alla Croce. L’Amore si consegna!
C’è una lezione insuperabile in questa docilità di Gesù perché viviamo spesso animati da un’insaziabile brama di possedere, avere, accumulare e anche i sentimenti più belli li viviamo nell’ottica di gestire e avere tutto sotto controllo. Gesù ci sorprende e ci scandalizza: Lui che è il Creatore si sottopone alle leggi della creazione, morte compresa; Lui che è il Signore, Giudice dei vivi e dei morti si lascia giudicare da tribunali iniqui; Lui che è la Vita accetta la morte! Perché? Per amore nostro, solo per amore nostro!
Perché la ribellione delle origini dell’umanità (Adamo ed Eva) fosse superata dall’obbedienza filiale di Gesù, dal Suo consegnarsi docile alla volontà del Padre. Potremmo dire, parafrasando: “consegnare sé stessi”, voce del verbo amare! Una grande lezione per noi che tendiamo a tenere tutto sotto controllo, a possedere, a quantificare ed organizzare perfino i sentimenti più belli.

Caro Gesù,
scruto il Tuo consegnarTi,
docile come un mitissimo Agnello,
alle mani di chi Ti ucciderà!
E siccome mi vedi perplesso
mi dici che devo proprio
“metterlo bene in mente”
e ricordarmelo ogni giorno
che Tu hai ribaltato per sempre
il modo di concepire la vita:
ciò che è piccolo, per Te è grande;
ciò che è disprezzato, per Te è importante;
ciò che sembra irrimediabilmente “perso”
Tu sei venuto a cercarlo!
E allora insegnami l’arte del “consegnarmi”
a chi mi sta accanto,
per vincere la paura di amare
e di lasciarmi amare;
per vincere la paura
di perdere qualcosa o qualcuno,
per superare quella insaziabile paura
di non avere abbastanza il controllo delle cose
e che mi prosciuga tante energie;
per vincere la paura,
madre di tutte le paure:
quella di morire!
Sì, Gesù, insegnami a consegnare
la mia vita a Te, senza condizioni!
Fidandomi di Te!
Del Tuo Amore per me!
E sentirò nel mio cuore
una libertà nuova,
certo che di tutto ciò che Ti consegnerò
niente sarà perduto
e tutto sarà invece
rinnovato nell’Amore e dall’Amore.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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