5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

27 Marzo 2025 - Giovedì

27 Marzo 2025 - Giovedì

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

I Vangeli raccontano spesso dello scontro durissimo tra Gesù e il Male che si concluderà con la sconfitta definitiva del Maligno e del suo regno, vinto dall’Amore di Dio per gli uomini. Il brano di oggi racconta dell’esorcismo compiuto da Gesù nei confronti di uno spirito muto. È interessante, perché uno dei modi con i quali il Maligno cerca di distruggere le nostre vite è proprio quello di renderci “muti” ossia incapaci di parlare il linguaggio dell’amore. Un conto è il silenzio: condizione necessaria per ascoltare l’Altro e gli altri e anche sé stessi. Altra cosa è il mutismo: quella sorta di velo gelido e buio che scende tra noi e gli altri e ci impedisce di usare la grammatica dell’amore, l’unica capace di riscaldare il cuore, nostro e di chi ci sta accanto. Il mutismo è la conseguenza dell’avere perso il contatto con la Parola, ascoltando la quale l’uomo è diventato “persona in relazione” riconoscendo la paternità di Dio. Ma non ascoltando la quale si passa dall’essere “persone” a “individui”. Ecco perché oggi gran parte dell’umanità è muta: sì, magari si può comunicare in tempo reale col mondo intero e scambiarsi miliardi di messaggi e comunicazioni che tuttavia rimangono quasi sempre virtuali e per questo non realizzano la “comunione” che è il frutto dell’incontro reale tra due cuori e non… tra due schermi! È facile riconoscere i frutti dello spirito muto: egoismo invece dell’altruismo, divisione piuttosto che comunione, tristezza al posto della gioia, condanna senza appello e non misericordia, invidia e gelosia invece di lode e gratitudine, morte al posto della vita. A questi frutti del mutismo possiamo contrapporre i frutti che lo Spirito Santo suscita in noi: «amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Galati 5,22). Dobbiamo sempre scegliere la strada del dialogo, del confronto, dell’ascolto delle ragioni degli altri. Abbiamo bisogno di riscoprire ogni giorno che la relazione che ci lega al più Forte è una relazione filiale che ci abilita a chiamarlo: Abbà, Papà. E che il Maligno nulla può contro i figli di Dio! Perché Lui stesso sarà il nostro baluardo e la nostra difesa.

Caro Gesù,
assistiamo oggi
alla Tua lotta contro il Male
e lo facciamo con il fiato sospeso
perché sappiamo che l’esito
riguarda ciascuno di noi.
Per questo Ti preghiamo:
liberaci da ogni forma di mutismo:
quello che nasce dalla paura di amare
e di lasciarci amare.
Liberaci dal mutismo
delle parole taglienti
che lasciano ferite
a volte indelebili nelle nostre anime.
Liberaci dal mutismo dei giudizi impietosi
con i quali lapidiamo i nostri fratelli
e li condanniamo senza appello.
Liberaci dal mutismo degli amori tossici,
fatti solo di dominio, piacere e possesso.
Liberaci dal mutismo delle dipendenze:
da internet, dal gioco, dalla pornografia,
dal denaro, dall’alcol e dalle droghe
che danno l’illusione di essere
padroni di noi stessi,
mentre rendono schiave le nostre vite
ed offuscano in modo grottesco e tragico
il nostro essere immagine e somiglianza
del Dio Amore.
Liberaci dal mutismo della presunzione
di farcela da soli e di non avere bisogno di Te
che sei il Forte che ci ama,
fino a dare la vita per noi.
Liberaci dal mutismo che nasce
dall’avere disimparato
la grammatica dell’Amore,
insegnata dalla Tua Parola di fuoco,
l’unica capace di accendere i cuori
e illuminarli anche nelle notti
più buie della vita,
la sola capace di trasformare
il mutismo della morte
nel canto della Vita.
E nel silenzio della notte
impareremo a parlare con le Tue parole d’Amore.
E nel mondo si riaccenderà la Speranza.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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