5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

12 Febbraio 2025 - Mercoledì

12 Febbraio 2025 - Mercoledì

In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

Oggi Gesù ci parla del fondamento della relazione con Lui. Il problema è sempre lo stesso: l’osservanza delle leggi religiose, dei precetti, delle regole… che spesso finiscono per sostituire la nostra relazione con Dio. Può accadere infatti che pensiamo che per ottenere l’Amore di Dio dobbiamo digiunare, fare penitenze e mortificazioni e che l’osservanza delle leggi religiose ci serva per dimostrare a Dio quanto siamo bravi e buoni e giusti… Era questo il pensiero dei farisei al tempo di Gesù. E spesso continua ad essere anche il nostro pensiero. Gesù ha speso il Suo tempo terreno nel tentare di “convertire” la credenza delle persone religiose concentrate più “sull’osservanza della legge” che “sul fondamento della legge” che è uno solo: l’Amore di Dio per l’Uomo! Ecco perché nel Vangelo di ieri, citando il profeta Isaia (29,13), Gesù diceva: «‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini’». Siamo dunque tutti invitati a lavorare sul nostro cuore più che sul… Codice di Diritto Canonico! È il nostro cuore che ha bisogno di guarigione perché è concentrato quasi esclusivamente sulla memoria/abitudine delle osservanze religiose dimenticando che ci nutriamo ogni giorno di un memoriale che ci consegna il Corpo e il Sangue di Gesù che è sacramento/testimonianza dell’Amore folle che Dio ha per noi. Un memoriale – l’Eucaristia – che ci ricorda costantemente come Dio ami restare con noi per essere il nutrimento fondamentale del nostro cuore. Noi ci preoccupiamo di “amare Dio” con i nostri sforzi e le nostre volontà fragili, mentre dovremmo soltanto riconoscere che è Lui che ci ama per primo, immeritatamente ed illogicamente e follemente: «In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati» (1Giovanni 4,10). Questa consapevolezza/esperienza accende finalmente il nostro cuore: è questo in fondo il desiderio di Gesù per noi: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!» (Luca 12,49). È questo fuoco del Suo Amore che purifica i cuori dagli orgogli e superbie religiose sempre insidiosamente presenti nella nostra vita – soprattutto quella dei “credenti” – e ci consente di fondare il nostro rapporto con Gesù sull’unica parola che ha veramente senso: grazie! È con questa parola che dovrebbe iniziare ogni pensiero e preghiera e desiderio di conoscere Dio. È parola fondativa perché la fede non è la contabilità di ciò che noi facciamo per Lui, ma il riconoscimento di ciò che Lui ha fatto, fa e farà certamente per noi! Ecco perché nel Vangelo odierno Gesù dichiara che non esiste alcun cibo sulla terra che possa “inquinare” e rendere impuro il nostro cuore. D’altra parte lo stesso racconto della Creazione ci testimonia il desiderio di Dio di farci dono di ogni cibo e frutto della terra con la Sua generosità straripante: «Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: ‘Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino’» (Genesi 2,16). L’importante è che l’Uomo si ricordi di non essere “padrone” di tutto; di quel “tutto” che gratuitamente gli è stato donato «perché lo coltivasse e lo custodisse» (Genesi 2,15). Ecco cosa ci chiede dunque oggi Gesù: coltivare e custodire il nostro cuore il quale darà quei frutti che vi seminiamo. Da qui la lista che Lui stesso ci offre per vigilare: «impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza». Siamo chiamati ad esaminare con serietà con quali cibi nutriamo il cuore. Se lo cibiamo quotidianamente di orgoglio, di odio e passioni disordinate, menzogne e sentimenti di invidia e di superbia… quali frutti ci aspettiamo? È ovvio che le mie azioni corrisponderanno a ciò che abita il mio cuore, la mia mente. A tal riguardo, Gesù ci offre un’altra bussola importantissima per verificare lo stato di salute del nostro cuore: «Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore» (Matteo 6,21). Allora è facile concludere che se il “nostro tesoro” è l’Amore che Dio ci ha donato gratuitamente e senza alcun merito da parte nostra; se «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino» (Salmo 119,105); se nutriamo il cuore con la carità fraterna e la misericordia e il perdono: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette» (Matteo 18,22), i nostri gesti e scelte e azioni saranno la conseguenza di ciò che ci abita. Se ci rendiamo conto che davvero siamo “abitati” da Dio come se fossimo il Suo Tempio, come insegna l’Apostolo Paolo: «Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?» (1Corinzi 3,16), allora diventeremo capaci di accogliere e fare nostro il Suo Comandamento: «che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi» (Giovanni 15,12). Sono dunque inutili le regole religiose e le pratiche di pietà e i digiuni e le mortificazioni? Assolutamente no! A condizione che abbiamo compreso che non servono per dimostrare a Dio quanto siamo “buoni e bravi e affidabili” … Piuttosto sono strumenti che ci aiutano a mantenere acceso il fuoco dell’Amore che Dio ha riversato in noi; strumenti con i quali aiutiamo le nostre volontà fragili e deboli a fortificarsi nel desiderio del bene che Gesù ha già acceso in ognuno di noi.

Caro Gesù,
se Tu avessi dovuto scegliere
una professione nel mondo
che non fosse quella del… Messia,
siamo certi che avresti scelto
di fare il… Cardiologo!
Perché lo conosci bene
questo nostro povero cuore
e solo Tu sai cosa c’è davvero dentro.
E oggi ci inviti a lasciarci “visitare”
dalla Tua Parola,
ad essere disponibili
a lasciarTi “auscultare” i nostri battiti
perché a volta ci ammaliamo senza saperlo.
È strano: oggi siamo super attenti
alle calorie e ai carboidrati, agli zuccheri,
ma raramente ci preoccupiamo
con cosa “nutriamo” il nostro cuore.
Perché ci dici che è come un terreno
che produce in abbondanza
i semi che vi piantiamo.
E se questi semi si chiamano
orgoglio, lussuria, avidità, invidia
e li innaffiamo con l’acqua (inquinata)
della superbia, della malvagità, dell’inganno
mangeremo e faremo mangiare
frutti velenosi e sperimenteremo aridità
e solitudini e vuoti a non finire.
Gusteremo e faremo gustare
il sapore amaro dell’infelicità.
Aiutaci Gesù a custodirlo e guarirlo,
questo nostro cuore;
a nutrirlo con l’unico cibo
che è davvero il “suo” cibo:
la Tua Parola, la carità, la misericordia,
la benevolenza, il perdono, l’altruismo.
Perché vogliamo usarlo
per l’unico motivo
per il quale lo hai creato:
per lasciarci amare da Te
ed imparare da Te l’arte dell’amare;
per donarlo e donarci
senza riserve e senza calcoli;
per renderlo finalmente simile al Tuo,
mite ed umile.
E ci stupiremo delle cose belle
che saremo capaci di fare.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Liturgia

Orari

Sante Messe Domenicali

8.30
10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.15 Lodi e Santa Messa (Lun, Mar, Mer)
6.30 Lodi e Santa Messa (Gio, Ven, Sab)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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