Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Luca - Lc 9,51-56
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l'ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Il brano evangelico di oggi è emblematico ed invita subito ad una riflessione: non è sufficiente “stare” con Gesù per essere sicuri di comportarsi come Lui desidera. Gli Apostoli erano certamente innamorati di Gesù ed erano stati testimoni dei Suoi miracoli, delle guarigioni, del modo con cui si era sempre posto nei confronti degli altri. Lo avevano sentito parlare spesso di misericordia ed avevano assistito al perdono dell’adultera (cfr. Giovanni 8,1-11), alla chiamata di Zaccheo il pubblicano (cfr. Luca 19,1-10); perfino tra i Dodici c’erano un pubblicano che diventerà addirittura un Evangelista: Levi/Matteo (cfr. Luca 5,27-32). Eppure questa vicinanza anche “fisica” all’Amore non aveva ancora cambiato i loro cuori, il loro modo di pensare. Dinanzi al rifiuto di essere accolti da parte dei Samaritani, i due fratelli Giacomo e Giovanni chiedono a Gesù di esercitare il potere di distruggere con il fuoco dal Cielo coloro che non volevano accogliere il loro Maestro. Vogliono “usare” Gesù per sfogare la propria frustrazione! Ora, è vero che Gesù ci ha dato un potere, ma non è un potere umano che risponde a logiche umane: occhio per occhio, dente per dente… È piuttosto il potere di diventare figli di Dio (cfr. Giovanni 1,12) e dunque è il potere di amare come ama Lui: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi» (Giovanni 15,12); è il potere di perdonare sempre: «Gesù gli rispose: “Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette”» (Matteo 18,22); è il potere di riuscire a dare la vita per gli altri: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici» (Giovanni 15,13); è il potere di essere fratelli di tutti, anche di chi ci fa soffrire: «Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male» (Luca 6,27-28). Amare i nemici e benedire chi ci maledice… questa è la volontà di Dio, altro che far scendere il fuoco distruttore su chi non ci condivide! Diciamoci la verità: qualche volta anche a noi verrebbe voglia di “tirare Dio per la giacchetta” a favore nostro contro qualcuno… Ma Dio non si lascia “tirare per la giacchetta” da nessuno, semmai si lascia strappare il Cuore volentieri da chi Gli chiede la grazia di vivere e amare come Gesù.
Caro Gesù,
quante volte
ho guardato il Cielo
e Ti ho pregato
di farmi giustizia dei miei nemici;
quante volte ho pensato
di essere solo io “nel giusto”
e quindi ho chiesto “giustizia” sugli altri.
Sì, anch’io ho invocato
il fuoco della rivalsa
perché apparisse agli occhi di tutti
che avevo ragione.
E quanti “morti” e “feriti”
sono rimasti sul “campo di battaglia”
dei miei pensieri storditi dalla rabbia…
E tutto questo perché non ho capito
che sì, un fuoco Tu fai scendere dal Cielo,
ma è il Fuoco dello Spirito Santo
che è l’Amore, il Ponte tra me e Te,
l’Unguento sulle mie ferite,
il Collirio che guarisce
dalla miopia della rabbia,
il Consolatore che asciuga le lacrime mie,
ma anche quelle
di chi mi ha fatto piangere,
è il Roveto ardente
presso il quale riscaldarmi
anche con il mio “nemico”
che in fondo ha freddo come me…
Allora non il fuoco della distruzione,
ma il Fuoco della Vita devo invocare
per me e per chi come me
fa ancora fatica a comprendere
che l’unico modo per essere felici
è invocare il Tuo Amore
sulla mia Storia e su quella
di chi ogni giorno
la Tua Provvidenza mi fa incontrare.
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!