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Profumo di vino nuovo

Profumo di vino nuovo

C’è una festa a cui siamo invitati. C’è un vino dolce, forte, inebriante, preparato per noi. C’è uno Sposo innamorato che ci attende con impazienza. Siamo chiamati alle nozze! Nozze con un Dio tutto Amore che ci vuole felici. Felici perché pieni, traboccanti d’amore. Come gli otri delle nozze di Cana. Questo vino abbiamo gustato la scorsa settimana. Grazie alla mediazione dolce e potente della Vergine Immacolata. Vino di letizia e di lode. Vino di comunione e fraternità. Vino nuovo del suo Amore.

Vino nuovo delle nozze. Le nozze di Cana! Proprio questo il nome che abbiamo voluto dare agli incontri per coppie di sposi qui alla Cittadella. Un vino assaporato sabato 18 gennaio. Anticipando il Vangelo domenicale di Cana attraverso una meditazione dal taglio decisamente nuziale: “E lo Sposo si fece carne” (cfr. Gv 1,14). Attraverso un ricco e variegato excursus tra le pagine evangeliche, p. Antonio Carfì ha guidato i numerosi sposi presenti a riscoprire quanto Gesù-Sposo sia vivo nella relazione di coppia.

A partire da un’originale rilettura dei doni dei Magi (cfr. Mt 2,1-23): «L’oro ci ricorda che la persona amata è la più preziosa dopo Dio, o meglio “in” Dio e per sua volontà. L’incenso ci richiama alla sacramentalità del matrimonio, per cui tutto in esso appartiene a Dio: ogni gesto di amore diventa un atto sacro, segno del Suo Amore. Infine la mirra rimanda al sacrificio: amare vuol dire morire al nostro egoismo, accogliendo l'altro con le sue fragilità».

E ancora tanti altri spunti: dall’Annunciazione all’incontro col Risorto a Emmaus. Passando per Zaccheo, Levi, Marta e Maria. Tutti episodi in cui lo Sposo entra nelle “case” degli uomini. Per guarire, rinnovare, santificare. E continuare a “farsi carne” ogni giorno, nella ferialità della relazione nuziale. Dopo una piccola agape fraterna, occasione per conoscersi sempre meglio, il prezioso momento della condivisione. In cui ogni coppia ha arricchito le altre con la propria testimonianza di vita. Per concludere davanti allo Sposo, nell’Adorazione eucaristica. E chiedere a Lui di entrare ancora una volta nelle nostre vite. Con il Suo dolcissimo vino.

Vino della nuova creazione. È quello che ci offre Gesù, per intercessione di Maria, a Cana. Ce lo ha ricordato domenica 19 gennaio p. Santo Donato. Che ha soffermato il suo sguardo commosso sulla Madre premurosa: «Quando viene e a mancare il vino, c’è una persona che guarda e si accorge di questo turbamento. Si accorge che la gioia è finita, che c’è qualcosa che non va. È Maria! Come sei bella, come sei dolce, come sei attenta, Mamma! Tu sei ancora Mamma per noi oggi. Non ci lasci soli!».

E nel sottolineare la «fiducia sconfinata» di Maria nella potenza del Figlio, il padre ha osservato: «Se col peccato originale siamo usciti dal paradiso terrestre (cfr. Gen 3), a Cana entriamo nel banchetto di nozze. Grazie alla mediazione di Maria, nuova Eva. Le sei giare rappresentano il caos, l’incompletezza. Cristo trasforma l’acqua in vino. Cioè trasforma il caos in pienezza. Con le nozze di Cana ha inizio una nuova creazione!».

Vino nuovo della fiducia. Così infatti ha commentato il Vangelo p. Francesco: «Tutto inizia da una difficoltà: manca il vino. E proprio questa mancanza è l’occasione perché Gesù compia il primo dei suoi “segni”. Ma lo compie grazie alla fiducia dei servi, che obbediscono a quel comando così strano e faticoso: “Riempite d’acqua le anfore (Gv 2,7)”. Anche noi siamo chiamati alla fiducia! Solo così Gesù potrà riempire le nostre anfore vuote con il vino della sua presenza. Un vino che ci fa pregustare la gioia del Cielo!».

Vino nuovo della misericordia. Che abbiamo ricevuto, in abbondanza, come un fiume, nella celebrazione serale. Seguita da un intenso momento di preghiera davanti a Gesù Sacramentato. Un silenzio fatto di intimità. Poi il canto della Coroncina, ardente invocazione della Divina Misericordia per il mondo intero. Così si è svolto il primo raduno del Movimento Eucaristico della Misericordia, fondato lo scorso anno alla Cittadella dell’Immacolata. Con un’intensa partecipazione di fedeli.

Vino nuovo della speranza. Che abbiamo assaporato in tutta la sua dolcezza il 20 gennaio. Data storica per la Chiesa. Per l’apparizione dell’Immacolata ad Alfonso Ratisbonne, nella chiesa di s. Andrea delle Fratte a Roma. Data storica anche per la nostra Fraternità. Che nove anni fa ha visto finalmente realizzarsi una grande speranza: l’approvazione degli Istituti di Vita Consacrata di diritto diocesano. Da quel 20 gennaio 2016, condividiamo questa gioia con i Padri Minimi del Santuario di S. Francesco di Paola a Catona (RC).

E proprio di speranza ci ha parlato Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo emerito di Reggio Calabria-Bova, in piena linea col tema dell’attuale Giubileo. «Noi possiamo nutrire tante speranze nella vita: la speranza nella salute, in una stabilità economica, in legami affettivi saldi e appaganti, nel successo lavorativo e sociale». Tutte speranze legittime ma provvisorie, che «se non sono illuminate e sorrette dalla speranza cristiana, possono diventare vuote, illusorie». L’unica speranza che non delude (cfr. Rm 5,5) risplende nelle parole di Gesù: “Chi crede ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno” (Gv 6,47.56). Allora «c’è un cammino di fede, di giustizia, di santità che dobbiamo percorrere. E Maria è stata prescelta come Colei che ci deve accompagnare in questo cammino verso Dio». Come ha fatto con il giovane Ratisbonne.

Vino nuovo della conversione, dunque. Conversione di Saulo di Tarso, che oggi celebriamo con solennità nella nostra diocesi di fondazione paolina. Conversione di Ratisbonne, che ricorderemo alla Cittadella domani, con una grande festa in onore della Madonna del Miracolo. Conversione di ciascuno di noi. Chiamato ad “arrendersi all’Amore”. Un Amore folle, eccessivo. Traboccante. Proprio come quelle anfore. Che a Cana hanno visto la conversione dell’acqua in vino.

Orari

Sante Messe Domenicali

8.30
10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.15 Lodi e Santa Messa (Lun, Mar, Mer)
6.30 Lodi e Santa Messa (Gio, Ven, Sab)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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