Non siamo soli. È una verità che spesso dimentichiamo. Una verità di fede. Crediamo infatti nel Paradiso. Che è molto più vicino di quanto immaginiamo. Ogni anno concludiamo settembre sotto le ali dei tre grandi Arcangeli. E apriamo ottobre ricordando i nostri angeli custodi. Amici invisibili, ma molto attivi. Che ci accompagnano nella vita di ogni giorno. E poi, i santi. Solo nei primi giorni di questo mese, quanti ne festeggiamo! Dalla piccola grande Teresa di Gesù Bambino al patrono d’Italia, san Francesco d’Assisi, alla “segretaria della Divina Misericordia”, s. Faustina Kowalska. Insomma, non possiamo più dire di essere soli! Il Cielo è con noi.
È festa grade ogni anno alla Cittadella il 29 settembre. Festa dei tre Arcangeli. E in particolare di un nostro caro e potente patrono. Infatti, oltre a s. Massimiliano Kolbe e a s. Giuseppe, la nostra Fraternità si affida in modo speciale a s. Michele Arcangelo. Il principe delle schiere celesti, colui che con la sua umiltà si oppone radicalmente alla superbia satanica: “Chi è come Dio?”. Questo il significato del suo nome. Tante le caratteristiche che accomunano s. Michele e l’Immacolata, Regina degli Angeli. Prima fra tutte, il loro potere nello schiacciare il capo del serpente infernale. Maria nel tempo, s. Michele nell’eternità.
E quest’anno la festa è stata arricchita dalla presenza di don Francesco Cristofaro. Che ha ricevuto il premio “Gens Aurea” dall’Associazione Centaurea, dedicato a personalità di spicco nella società calabrese. A presentare la figura del noto sacerdote, vero “missionario dei social” e amico della nostra Fraternità, la Presidente Mariella Federico. Don Francesco nel ringraziare ha offerto un’edificante testimonianza sulla sua vocazione sacerdotale. Frutto di un passaggio radicale dalla sofferenza alla gioia, dal buio della non-accettazione alla luce del dono. E ha espresso parole di riconoscenza e profonda stima per il carisma della Cittadella dell’Immacolata.
Dopo la solenne concelebrazione eucaristica, a cui ha partecipato anche p. Giuseppe Calogero, ci siamo recati in processione fino all’imponente monumento a s. Michele, collocato quasi al centro della Cittadella. E a lui ci siamo affidati. In particolare in questo delicatissimo momento storico, in cui il male, l’odio e la divisione sembrano dilagare inesorabilmente, minacciando di scatenare una tragedia di portata mondiale.
La giornata si è conclusa nella serenità della condivisione, con l’agape fraterna. A cui ha partecipato anche don Francesco, con un gruppo di suoi parrocchiani. I Fratelli e le Sorelle dell’animazione lo hanno sottoposto a difficili prove canore, che ha superato brillantemente. Rivelandosi anche un abile animatore, trascinando tutti i presenti in un’allegria travolgente.
Da un angelo all’altro. Sì, perché dopo il grande s. Michele, è stata la volta degli Angeli Custodi, memoria che quest’anno coincideva con il primo Mercoledì del mese, consacrato a s. Giuseppe. “Anche s. Giuseppe è stato un angelo terreno”, ha osservato p. Francesco, “perché ha custodito Gesù e Maria tra mille pericoli e poi nella vita quotidiana. E continua a farlo anche oggi con noi”. Lui che con gli angeli aveva un rapporto davvero speciale! Nel corso della Messa abbiamo anche celebrato un 25° anniversario di matrimonio. Segno visibile dell’indissolubilità dell’amore cristiano. Che chiama i coniugi a farsi angelo custode l’uno dell’altra.
Da s. Giuseppe alla sua santissima Sposa, l’Immacolata. Sì, perché già da due settimane abbiamo dato inizio ai Dodici Sabati in suo onore. Che ci prepareranno alla grande solennità dell’8 dicembre. Si tratta di momenti formativi fondamentali. Riservati soprattutto ai numerosissimi consacrati laici e ai tanti novizi dei Pellegrini dell’Immacolata. Ma anche a tanti altri amici, che attingono forza per divenire testimoni sempre più credibili in una società ormai scristianizzata. Ad aprire il percorso è stato p. Gaetano Lombardo, che ha offerto una ricca catechesi su un tema non facile: l’eterna predestinazione di Maria. Il sabato seguente p. Francesco ha spiegato nel dettaglio le ragioni teologiche dell’immacolato concepimento.
E ancora p. Gaetano ha vissuto momenti di calorosa condivisione con gli amici del Santuario “S. Maria della Grazia” di Gallico. Che si sono fatti vicini al loro Rettore uscente per manifestare a lui, ma anche a tutta la Fraternità, una profonda gratitudine per il lavoro svolto in questi anni. Oltre a momenti di agape fraterna, alcuni fedeli hanno raggiunto la Cittadella per un incontro a sorpresa. Che si è trasformato in un momento di intensa preghiera. Con qualche spunto di meditazione su s. Teresina e un Rosario intervallato da canti. L’amore dato e ricevuto non si dimentica! E in fondo al cuore resta la pace di voler servire la Chiesa nell’obbedienza e nella docilità.
A rallegrare la Cittadella in queste splendide giornate autunnali, anche alcuni gruppi. Tra cui i fedeli della parrocchia del Santissimo Salvatore di Reggio Calabria. Che hanno condiviso la Messa, il pranzo e un giro “orante” della Cittadella. Per conoscere meglio il significato di ogni angolino e far fiorire la preghiera. In risposta all’amore di Dio, della Vergine Immacolata e dei santi, che costellano la Cittadella con i loro volti luminosi e sorridenti.
Sì, ne siamo certi ormai: non siamo soli! Viviamo il mese di ottobre nella dolce compagnia del Cielo. Per trasformare ogni istante del nostro pellegrinaggio terreno in un attimo di Paradiso. E gridare a tutti che il Cielo è vicino!