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Sui passi di Maria

Sui passi di Maria

Siamo entrati in un mese speciale. Il mese delle rose. Il mese in cui si risveglia la vita. Il mese in cui cantiamo a piena voce l’Alleluia. Il mese in cui ci mettiamo sui passi di Maria. Attirati dal profumo della sua santità. Dallo splendore della sua bellezza. Dal fascino della sua immacolata trasparenza.

Come ormai da anni, il Primo Maggio siamo entrati solennemente in questo mese. Giorno di grazia, in cui la voce soave di Maria si intreccia con quella del suo castissimo Sposo, san Giuseppe. Che contempliamo come assiduo lavoratore. E che ci insegna, insieme a Maria, a trasformare la fatica quotidiana in lode, preghiera e santificazione.

Sin dal mattino ci siamo messi in ascolto della voce di Maria. Che risuona, ora sottile ora forte e cristallina, nelle pagine della Sacra Scrittura. È stato p. Antonio Carfì, nella sua splendida catechesi mariana, a farcela ascoltare. Passando con naturalezza dai testi del Pentateuco agli accenti lirici del Cantico dei Cantici. Insieme abbiamo ricostruito, come in filigrana, la figura di Maria, Donna della Promessa. È lei la “Fiamma della spada guizzante” (Gen 3,24) che custodisce il nuovo Albero della Vita. É Lei “il grande Spettacolo di Dio”, come il Roveto ardente (cfr. Es 3,3). È Lei il “Giardino chiuso” (Ct 4,12) che richiama il passeggiare di Dio con l’uomo nell’Eden (cfr. Gen 3,8). É Lei la Sposa Amata (cfr. Ct 4) che preannuncia la definitiva sponsalità divino-umana dell’Apocalisse (cfr. Ap 21,9). È Lei, l’Immacolata, Mistero di Luce, specchio purissimo di Dio.

I numerosi pellegrini presenti hanno poi condiviso il pranzo nell’area pic-nic. In un dolce tepore primaverile. E nel pomeriggio, giochi per tutti! Un momento di allegria e fraternità in cui riscoprire la bellezza di essere famiglia, che si ritrova e cresce tra le braccia dell’Immacolata.

A coronare la giornata, i Vespri solenni, cantati in comunione con la natura nel suo splendore primaverile. Il Rosario, accompagnato dalle parole di fuoco di s. Massimiliano Kolbe. E infine la solenne concelebrazione eucaristica. In cui p. Santo Donato, riprendendo il tema del lavoro, ha osservato che «nessuno come la Vergine Immacolata ha lavorato nella vigna del Signore perché tutti fossimo salvati». E nell’omelia, p. Antonio ha completato il quadro biblico-mariano. Aprendo lo scenario sul mistero di Nazareth (cfr. Lc 1,26-38). Dimostrazione di come Dio parta sempre dalle “periferie”, come spesso ci ha ricordato papa Francesco. Ecco allora l’invito: «Non avere paura delle tue periferie! Perché ormai sappiamo che Dio ricomincia sempre una nuova storia d’amore a partire dal cuore dell’uomo. Con tutte le sue tenebre e fragilità». E lo fa regalandoci un cuore purissimo, pieno di amore. Il Cuore della Madre! «Il Cuore immacolato di Maria è una perla preziosissima, capace di verginità e di maternità. È lei la prima cattedrale fatta di carne, il primo ostensorio, il primo altare dove Dio ha celebrato la prima Eucarestia».

E al termine della celebrazione, tutti in pellegrinaggio verso la grotta di Lourdes. Per portare ai piedi della Maria fatiche, gioie, lacrime e speranze. E chiederle di vivere questo mese di maggio in continua intimità con Lei. Graditissimi ospiti in questa bella occasione sono stati p. Gabriele Bentoglio, Delegato Arcivescovile per la vita consacrata e i suoi confratelli scalabriniani: p. Giuseppe Thao e p. Francesco Buttazzo, noto compositore di musica sacra.

E ancora all’ombra di Maria abbiamo vissuto il Primo Sabato del mese. Dedicato al suo Cuore Immacolato e alla formazione mariana per i Pellegrini della Cittadella. Nella Lectio Mariae p. Francesco ha approfondito un titolo mariano poco usuale: “Maria Fonte di Luce e di Vita”. E ha spiegato: «La Fonte della Vita e della Luce è solo Dio. Ma Maria, in quanto madre di Dio, è stata per noi la Fonte della Vite e della Luce, perché ci ha donato Gesù, nostra Vita e nostra Luce». 21-Maria con Gesù-luce-22-23

Vita e Luce che risplendono per noi nel sacramento dell’Eucarestia. E dopo la Messa abbiamo riportato, con gioia e gratitudine, il Santissimo Sacramento nella Cappella delle Anime del Purgatorio. Per offrirlo all’adorazione dei fedeli nei mesi estivi. Quasi una piccola anticipazione del Corpus Domini, in questo Tempo liturgico tutto dedicato al tema del Pane di Vita (cfr. Gv 6). Camminare con Lui per restare con Lui e nutrirsi di Lui!

Domenica la letizia pasquale è stata resa più piena dalla presenza di tante anime consacrate. La Cittadella ha infatti ospitato il ritiro mensile dell’USMI diocesano. La mattina, la ricca catechesi di p. Giuseppe Saraceno sul tema della speranza, in linea con il tema del Giubileo: «La speranza per il cristiano è una persona: Cristo. La speranza si ammala quando “perdiamo la memoria” delle grandi cose compiute nella nostra storia personale da Dio. Un Dio che fa nuove tutte le cose (cfr. Ap 21,5). E che ci lancia con coraggio audacia sui sentieri dell’annuncio, per una sempre rinnovata fecondità missionaria».

Poi la s. Messa con i fedeli. In cui p. Francesco ha commentato lo splendido dialogo tra Gesù e Pietro dopo la resurrezione (Gv 21,15-19): «Un dialogo di riconciliazione e guarigione, che fa passare Pietro dalla vita vecchia alla vita nuova. E riscatta il suo triplice rinnegamento attraverso quel “fuoco di brace”. Che ci ricorda la necessità di ravvivare l’amore, forse sopito sotto la cenere del peccato e della tiepidezza».

Le consacrate hanno poi condiviso il pranzo e le risonanze sulla giornata. Un’occasione unica per ritrovare l’entusiasmo apostolico. E sapere che si cammina insieme, sostenendosi a vicenda con l’affetto e la preghiera, pur nella diversità dei carismi. Dopo la celebrazione serale, ancora una volta ai piedi della Madonna di Lourdes. Per offrirle un cero, come quello portato un giorno da Bernadette. Simbolo della nostra preghiera assidua, in particolare per la prossima elezione del nuovo Pontefice.

In questo momento così cruciale per la storia della Chiesa, ci affidiamo ancora una volta a Lei: la Vergine del Rosario di Pompei, la Regina delle Vittorie, la Mamma nostra dolcissima. Che desidera portare l’intera umanità tra le braccia amorevoli del Padre Celeste. Aiutiamola! In questo mese di maggio preghiamo in modo speciale per la Chiesa, e conquistiamo, con la preghiera e con l’esempio, il maggior numero di cuori al suo tenerissimo, immacolato Cuore.

Orari

Sante Messe Domenicali

8.30
10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.15 Lodi e Santa Messa (Lun, Mar, Mer)
6.30 Lodi e Santa Messa (Gio, Ven, Sab)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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