Il suo nome è canto. Il suo nome è dolcezza. Il suo nome è consolazione. Il suo nome è gioia. Perché Lei è Madre. Perché Lei è Sorella. Perché Lei è Amica. Al vedere la stella i Magi “provarono una gioia grandissima” (Mt 2,10). Quanto più, contemplando la Stella che è Maria, il cuore sobbalza di gioia. Perché avverte, per un misterioso istinto spirituale, la Presenza dolcissima di Dio-Amore in Lei. Lei è la Fonte della nostra gioia! “Per Lei la gioia risplende, per Lei il dolore s’estingue”, canta l’antico inno Akathistos. E allora anche noi abbiamo cantato. Per Lei, con Lei, di Lei. Nell’esplosione di gioia che ha aperto il mese di settembre.

Settembre. Un mese ricco di date mariane. Dall’otto settembre, con la Natività di Maria, al dodici, Nome di Maria. E poi ci attende il quindici, l’Addolorata. È Maria che ci accompagna da vera Sorella in tutte le tappe del cammino umano. Ma anche il 2 settembre è una ricorrenza importante: la Madonna della Montagna. Un’apparizione antichissima, legata alla storia del cristianesimo dei primi secoli. Tra cristiani perseguitati e monaci basiliani. Tra montagna e mare. Sì, perché nella stessa data la città di gioia Tauro festeggia Maria SS. di Porto Salvo.

E allora i Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata ricevono un invito. Celebrare Maria con il canto. Un concerto-evangelizzazione voluto e presentato dal sindaco Simona Scarcella, in sinergia con la parrocchia di Maria SS. di Porto Salvo. La gioia: questo il filo conduttore dei vari canti. Intervallati da brevi introduzioni. Come piccoli flash di spiritualità. Che lanciano un invito, una provocazione: lasciarsi conquistare dalla gioia del Vangelo. Attraverso di Lei, Fonte della nostra gioia.





Una band composta da Fratelli, Sorelle e amici laici. “Magnificat anima mea Dominum. Cantiamo la gioia con Maria”: questo il titolo del concerto. Un percorso musicale che dall’energia drammatica del rock passa alle austere melodie medievali, a ballate dal sapore romantico, per concludere con i ritmi irresistibili della samba, che ha coinvolto tutta la piazza in un’esplosione di festa. Magnificat! Questo il grido conclusivo del concerto. Che lancia un messaggio chiaro: il Vangelo è gioia piena!





In missione anche p. Antonio Carfì. Per portare l’annuncio della gioia attraverso Maria. Affiancato da sor. Lella e sor. Flora, raggiunge Campobasso. Per tenere un corso di esercizi spirituali alla comunità laicale “Spirito e Vita”. Su invito di don Aldo Vendemiati. Giorni intensi di preghiera, formazione, confronto. Una ricarica spirituale per affrontare le sfide della vita quotidiana con la forza dello Spirito Santo. Insieme a Lei, fedelissima compagna di viaggio.



E la gioia continua! Con un evento unico. Il primo Festival mariano nella storia della Cittadella. Sul modello dei principali santuari mariani. Per celebrare la gioia di appartenere a Lei. E ricominciare con Lei il cammino nel nuovo anno. Un programma intenso e vario. Sin dal mattino si è aperta la “prayer area”: ai piedi di s. Michele Arcangelo, un grande rotolo bianco su cui scrivere le proprie intenzioni di preghiera. Poco dopo, ecco arrivare un colorato e dinamico gruppo di ciclisti. Venuti da tutta la provincia per il “Cittadella Ride”.




E poi un momento particolarmente emozionante. L’inaugurazione della Mostra Mariana, con una firma davvero speciale: Carlo Acutis! Che proprio in quelle ore, insieme a Piergiorgio Frassati, veniva proclamato santo in piazza s. Pietro. Un’imponente mostra pensata e realizzata proprio da Carlo. Rielaborata e sintetizzata, per offrire a tutti la possibilità di conoscere le principali apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa. Da Guadalupe (1531) a Kibeho, Ruanda (1981-1989).




La Messa del mattino, con la partecipazione degli amici ciclisti, è stata celebrata in suffragio delle vittime della strada. Numerosissimi i fedeli presenti! E poi un altro momento commovente. Una piccola processione verso la Torre dell’Immacolata. Dove i Vigili del Fuoco hanno offerto un omaggio floreale alla Madonna. Un segno semplice e forte. Affidamento, tenerezza filiale verso Colei che è Rifugio e Protezione in tutti i pericoli. E ancora ai piedi di Lei, Regina della Pace, abbiamo liberato due colombe bianche. Augurio e preghiera ardente per la pace, nella tesissima situazione internazionale che stiamo vivendo.




Allegria e fraternità nella condivisone del pranzo all’area pic-nic. In cui i laici amici della Cittadella si sono prodigati per servire i tanti pellegrini presenti. Tutti con la coloratissima maglietta realizzata per l’occasione! Con il motto del festival di quest’anno, dal sapore kolbiano: “Ti seguiremo ovunque ci condurrai, o Vergine Immacolata”.


E nel pomeriggio, di nuovo tutti insieme alla cappella della Divina Misericordia. Per un appuntamento originale: la Tavola Rotonda sul tema della vocazione. A moderare una nostra cara amica, la prof. Roberta Macrì. Che ha introdotto il tema a partire dall’etimologia del termine “vocazione”. Per poi subito attualizzarlo alla luce dei vari contesti di vita. A seguire, gli interventi di sor. Caterina Maria Arillotta e p. Gaetano Lombardo. Che hanno offerto una luminosa testimonianza della loro storia vocazionale. Le successive domande dei partecipanti hanno stimolato spunti e suggerimenti concreti per vivere una costante “dimensione vocazionale” nella quotidianità.



E ancora la gioia, una gioia esplosiva ha conquistato tutti nel momento di animazione con musica dal vivo! Canzoni e balletti per esprimere insieme, anche attraverso il movimento del corpo, la gioia di essere famiglia che esulta in Lui. E poi, dalla gioia al dolore. Un dolore illuminato però dalla luce di una fede incrollabile. Quella di Maria. Con Lei abbiamo percorso insieme le tappe della Via Matris. Per riscoprire con Lei il segreto della gioia piena. Che passa anche attraverso l’esperienza del dolore. Perché ogni croce si apra alla certa speranza della resurrezione: “La vostra tristezza si cambierà in gioia” (Gv 16,20).





Maria ci conduce sempre a Gesù. Così, tornando verso la Cappella della Divina Misericordia, abbiamo accolto Lui. Con l’esposizione del SS. Sacramento, abbiamo sostato in sua dolce compagnia. Poi il canto solenne dei Vespri e la s. Messa. E per coronare questa meravigliosa giornata, non poteva mancare un richiamo a Lourdes. L’oscurità della sera è stata rischiarata da tante piccole fiaccole. Che hanno illuminato i viali della Cittadella, tra canti e preghiere. Fino alla Grotta. In cui a rifulgere è stata ancora una volta Lei: la Stella! Sotto il suo manto, rischiarati dalla sua dolcissima luce, abbiamo deposto le fiaccole, simbolo delle nostre ardenti preghiere. In un clima di profondissima pace.



Una giornata intensa. Indimenticabile. In cui abbiamo respirato Maria. A Lei abbiamo cantato. A Lei abbiamo guardato. A Lei ci siamo abbandonati come figli piccolissimi e bisognosi di ogni aiuto. E con Lei abbiamo ritrovato la via della gioia. Quella vera. Quella che il mondo non potrà mai strapparci (cfr. Gv 16,22). Perché sappiamo che “tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio” (Rm 8,28). E Lei, nostra Madre, Amica e Sorella, continuerà ogni giorno, fedelmente, a indicarci la via della vera gioia. Magnificat!
