Il cuore è il centro della vita. Nel cuore troviamo la nostra interiorità. Il senso e il significato della nostra esistenza. Il centro del nostro essere. È nel profondo del nostro cuore che riecheggiano domande che si pongono come bussola per il viaggio della nostra vita. Da dove vengo? Chi sono? Verso dove vado? Ma il cuore è anche il luogo del combattimento. È il luogo della scelta tra il bene e il male. Il male, frutto della ferita del peccato. E il bene, frutto dell’amore di Dio posto nei nostri cuori. “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita” (Mt 11, 29). Gesù ci esorta ad entrare alla scuola del suo Cuore, del suo Amore. Per essere amati! E per imparare ad amare!


Il Cuore di Gesù nascosto nell’Eucaristia si è svelato a Santa Margherita Maria Alacoque. Nel 1675, un giorno dell’ottava del Corpus Domini, mostrando il Cuore alla Santa disse: “Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini, che nulla ha risparmiato, fino ad esaurirsi e consumarsi per attestare loro il Suo Amore. E in cambio non ricevo, dalla maggior parte degli uomini, se non ingratitudine, con le loro irriverenze e sacrilegi, e con le freddezze e il disprezzo che hanno per me in questo Sacramento d’Amore”.

Il Cuore di Gesù è tutto un fuoco di amore. Ed è suo desiderio infiammare il cuore di ogni uomo. Un messaggio forte. Un messaggio vivo. Che, se accolto, trasforma la vita.


Ce lo ha sottolineato p Santo Donato nel corso della concelebrazione eucaristica venerdì 28 giugno, Solennità del Sacro Cuore. “Che cos’è la festa del Sacro Cuore di Gesù? È l’incontro di due cuori feriti. Il Cuore di Gesù ferito dall’Amore. Il nostro cuore ferito dal peccato. Siamo due cuori feriti, ma quel cuore ferito di Cristo ci invita, attraverso le nostre ferite, ad entrare nel Suo”. E ancora: “Hai la sete di essere amato? Vai da Gesù. Bevi dal Cuore di Gesù. Perché è Lui la sorgente di acqua pura, cristallina, che dà senso alla tua vita, che ti disseta. Vai al Cuore di Gesù attraverso i Sacramenti e la preghiera. E allora la vita diventerà bella, anche con il dolore”. Perché non sarà più un dolore sterile vissuto nella solitudine e nello scoraggiamento. Ma un dolore vissuto con e nel Sacro Cuore di Gesù. Allora nel tuo dolore trovi i tuoi valori! È nel silenzio della nostra anima che Dio viene a visitare le ferite del nostro cuore. E le ferite divengono feritoie, illuminate dalla luce del Risorto.

Una concelebrazione vissuta intensamente dalla Fraternità, che per tutto il mese di giugno si è formata alla scuola del Sacro Cuore, e da tanti amici laici. Il tutto concluso con l’atto di consacrazione al Cuore di Gesù di Papa Leone XIV. Facciamo nostra la preghiera che padre Santo ci ha invitato a fare: “Gesù, insegnami a pregare. Fa’ che io ti possa conoscere. Fa’ che io possa dire: Ti conosco non per sentito dire ma perché ho fatto esperienza di Te”.


E allora nasce la gioia di aver sperimentato un amore vivo. Un amore che porta ad essere Chiesa. E proprio nel giorno della Solennità del Sacro Cuore il nostro p. Pasquale Triulcio ha predicato il ritiro in occasione del rinnovo dei voti delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore, fondate dal Venerabile Servo di Dio monsignor Giuseppe Cognata. La rinnovata consegna della vita ad un Amore che fa nuova ogni cosa. Tutta la fraternità ha accompagnato questo tempo di grazia con la preghiera.


Domenica la Chiesa ha festeggiato la Solennità delle due colonne portanti della Chiesa: i santi apostoli Pietro e Paolo. Che p. Francesco Iermito ha definito “Maestri di fraternità”. Perché “hanno risanato la frattura originaria tra fratelli che si era creata tra Caino e Abele”. Due personalità molto diverse. Ma un valore comune: l’amore autentico a Cristo. E a conclusione di questa giornata ci si è messi in cammino verso la Cappella del Sacro Cuore portando il cero votivo per ottenere il dono della pace. 12,13,14,15,16





A visitarci questa settimana e a partecipare alle liturgie, due gruppi. Il CIF (Centro Femminile Italiano) di Campo Calabro. Dopo l’accoglienza, un tempo di formazione con la catechesi “La donna nella Bibbia”, di sor. Katia. E poi il gruppo cresimandi della parrocchia San Giovanni Battista di Lamezia Terme. Giovani, genitori, catechisti accompagnati da p. Elcio, sor Stelen, sor. Letizia e sor. Liliane. Hanno trascorso una giornata di ritiro spirituale e di condivisione fraterna, guidati da Fra Giuseppe Oliveri.




Dove c’è l’amore, c’è unità. Ogni barriera crolla. E resta uno sguardo che crea ponti. I Piccoli Fratelli e Sorelle vivono il loro apostolato nelle diverse parrocchie. Sor. Lella e fra Francesco seguono i giovani ministranti della parrocchia di S. Maria di Porto Salvo, con il nostro p. Antonio Maria Carfì. E scelgono di portare il gruppo nel monastero ortodosso dei SS. Elia e Filarete, a Seminara.

Una giornata intensa di condivisione e di testimonianza da parte dell’Archimandrita Padre Benedetto Colucci. E per concludere, un canto tutti insieme alla Vergine Santa. Colei che riunisce tutti i suoi figli nel cuore del Figlio.

Anche questa settimana la Cittadella vive pienamente il carisma della famiglia. Tra chi inizia il cammino e chi celebra una tappa importante: una giovane coppia che si sposa, e un’altra coppia più matura che festeggia il 50° anniversario di matrimonio.




Il tutto coronato dal percorso formativo per le coppie. Io, tu e Gesù: questa la sintesi degli incontri "Nozze di Cana" di quest'anno. Che si è concluso sabato scorso con una giornata piena, tra spiritualità, condivisione e allegria.



Subito la visione del film "Fireproof": la storia di una coppia in crisi che riscopre l'amore. Poi la condivisione in coppia e le risonanze in assemblea plenaria. Alla fine, nella cappellina del Sacro Cuore, le coppie si sono consacrate ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Per concludere in bellezza con la cena, canti e animazione. Nella gioia e nella gratitudine per il cammino vissuto finora, con l'attesa di rivedersi l'anno prossimo con tante coppie in più!


Rievocando la bellezza del mese dedicato al Sacro Cuore, preghiamo con Sant’Agostino: “Gesù, togli il mio cuore dentro di me e vieni Tu a vivere in me”. E allora sì che si realizzerà la Parola di Dio: “Darò loro un cuore nuovo, uno spirito nuovo metterò dentro di loro. Toglierò dal loro petto il cuore di pietra, darò loro un cuore di carne, perché seguano le mie leggi, osservino le mie norme e le mettano in pratica: saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio” (Ez 11,19-20).


