5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

6 Novembre 2024 - Mercoledì

6 Novembre 2024 - Mercoledì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Luca - Lc 14,25-33

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

Gesù oggi pone le condizioni per essere Suoi discepoli. La prima è questa: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo».
Diciamoci la verità: dinanzi a questo diktat corriamo il rischio di andare in crisi! Che vuol dire amare di più Dio rispetto ai legami familiari più stretti e più belli? Come si fa a “misurare” la differenza? Esiste un “amorometro”? Ma davvero pensiamo che l’Amore di Dio sia “esclusivo” nel senso che escluda gli altri affetti o li metta in riga creando gerarchie improbabili da organizzare? Lui che è Amore e ci comanda di amare “come” ama Lui (cfr. Giovanni 15,12) potrebbe mai chiederci di “trattenerci” nell’amare?
Cosa vuol dire dunque davvero Gesù? Ci sta dicendo una cosa bellissima perché in realtà è un invito ad amare di più, sempre di più, in modo sempre più grande. È come se ci stesse dicendo: amate tutti col mio Amore! Non amate nessuno solo con i vostri sentimenti perché sono fragili, vanno spesso in crisi, sono soggetti agli umori! Amate tutti col mio Amore! Non si tratta dunque di tenere separati gli affetti: Dio da una parte e le persone care dall’altra. Si tratta invece di portare tutti i nostri affetti umani dentro il Cuore di Dio per amarli come ama Lui! Ci sta chiedendo non di amare di meno, ma di amare… da Dio! Non ci chiede di fare un gioco al “ribasso”, ma di volare alto… con le ali del Suo Cuore. E le conseguenze sono inimmaginabili perché portare tutto e tutti nel Cuore di Dio ci permette di amare non solo le persone care, ma addirittura anche… i nemici: «Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro» (Luca 6,27-30).
La seconda condizione per essere discepoli è quella di portare la propria croce. Mi piacerebbe spiegare a fondo questo detto di Gesù, ma lo spazio di questa rubrica non me lo consente (altrimenti anziché “5 minuti con Gesù” diventerebbero “50 minuti con Gesù” e… mi togliereste anche il saluto!). Diciamo solo questo: con la parola “croce” in genere identifichiamo tutto ciò che ci fa soffrire. Ma dopo il Venerdì Santo sappiamo che su ogni croce degli uomini è salito Gesù per trasformare il dolore in una Pasqua, un passaggio dalla condizione di schiavi del male a quella di figli di Dio. Pertanto Gesù non ci sta invitando a “prendere il dolore e seguirLo”, ma ci sta chiedendo di vivere nelle nostre croci l’Amore col quale Lui ha vissuto la Sua per noi.
Qual è la Croce che ha portato Gesù? Non è il legno, ma l’Uomo che Lui si è caricato sulle spalle per condurlo dinanzi al Padre, riscattato e ripulito dal Suo Sangue. Ci aiuta a comprenderlo questo brano dell’Apocalisse: «Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: “Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?”. Gli risposi: “Signore mio, tu lo sai”. E lui: “Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello”» (7,14). La Croce e le croci non sono più solo il luogo della sofferenza, ma l’evento nel quale veniamo purificati dal Sangue dell’Agnello immolato. E se la Croce sulle spalle di Gesù non è il legno, ma l’Uomo, allora Gesù ci sta invitando a prendere anche noi l’umanità fragile, la nostra e quella degli altri, e a viverla alla scuola dell’Amore.

Caro Gesù,
per un attimo
ho pensato di dover cominciare
a “misurare” l’amore e a dividerlo:
quello per Te e quello per i miei cari.
Ho pensato di dover stare attento
a non amare gli altri più di Te.
E come si fa?
Ti dico la verità:
ho pensato un po’ male di Te
credendo che Ti stessi ponendo
come un antagonista, un muro divisorio
tra Te e i miei amori umani.
Perdonami, avevo capito male!
Non mi stai chiedendo di organizzare
improbabili gerarchie affettive.
Piuttosto mi stai invitando
ad amare tutti col Tuo Cuore!
Non mi stai chiedendo di amare “di meno”,
ma di amare ancora di più
perché mi presti il Tuo Cuore!
Mi stai chiedendo di non amare nessuno
solo sull’onda dei miei sentimenti umani,
fragili e volubili,
ma di fondare ogni relazione umana
sulla Roccia indistruttibile del Tuo Amore!
Mi stai dicendo: “Amali tutti col Mio Cuore!”
E allora non Ti vedo più
come un antagonista dei miei amori umani,
ma come una Fonte inesauribile
da cui attingere Acqua fresca
per la sete di amore di chi mi circonda.
Ti vedo finalmente come il Roveto Ardente
dove incendiare di nuovo il mio cuore
che facilmente “si spegne”
per amare tutti come ami Tu!
Non mi stai chiedendo
di giocare “al ribasso” con i miei cari,
ma di volare alto con le Ali del Tuo Cuore.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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