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Una vittoria sicura

Una vittoria sicura

La vita è un combattimento. Una metafora che abbiamo forse messo da parte, influenzati dalla superficialità consumistica tipica della nostra società. Eppure è un'immagine efficace, che illustra bene la scelta – spesso difficile – tra bene e male. A cui siamo chiamati, quotidianamente. Nei giorni a cavallo tra settembre e ottobre, due icone luminosissime di questa lotta hanno rischiarato il nostro cammino: l'Arcangelo San Michele e la Regina delle Vittorie. Due figure diverse per natura, ruolo e dignità. Ma anche molto simili per la preziosa missione ricevuta da Dio: aiutarci nella battaglia contro il male.

Il 29 settembre, festa dei Santi Arcangeli, quest'anno coincideva provvidenzialmente con l'ultimo venerdì del mese. Che ormai da anni la Cittadella dell'Immacolata dedica alla preghiera di suffragio per i defunti. Massiccia la partecipazione di fedeli, tra cui gli Amici del Pio Sodalizio per le Anime del Purgatorio. Chiesa trionfante e Chiesa purgante si sono unite a noi nella liturgia eucaristica. Preceduta dalla recita della Coroncina Angelica e seguita da un momento di preghiera davanti al monumento di San Michele.

Ma chi è san Michele Arcangelo? Ce l’ha spiegato bene p. Francesco. Se la vita è una lotta per noi esseri umani, anche gli angeli, nella dimensione dell'eternità, hanno conosciuto un grave momento di prova. A capo degli angeli ribelli contro Dio si pose Lucifero, mentre fu San Michele a guidare le schiere degli angeli fedeli. Ecco perché ancora oggi questi spiriti celesti, e San Michele in particolare, ci sono di grandissimo aiuto nelle nostre personali battaglie contro il Maligno.

Ma la più temibile nemica di Satana è una Donna. Colei che ha schiacciato il serpente infernale nel tempo, così come San Michele ha fatto nell'eternità. È Lei, la Madre del Verbo Incarnato: l'Immacolata. Che ha moltiplicato le sue vittorie lungo la storia della Cristianità. Una delle più eclatanti è stata la conversione di un uomo che sembrava ormai preda del demonio: Bartolo Longo. Fu nel 1872 che il brillante avvocato napoletano, già irretito dalla massoneria e dallo spiritismo fino a diventare sacerdote di Satana, udì una dolcissima voce femminile: "Propaga il rosario e sarai salvo". Si trovava per lavoro nella valle di Pompei. E non la lasciò mai più. Trasformando quel luogo di peccato in oasi di preghiera e di pace. Così come la Vergine aveva trasformato il suo cuore, prigioniero del male, in un cuore nuovo, pieno di luce.

Nella prima domenica di ottobre, dedicata alla Madonna di Pompei, le parole ispirate del beato napoletano hanno riecheggiato con forza: "O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra...". A mezzogiorno, e ancora dopo la Messa serale, numerosissimi fedeli si sono radunati per la recita della potente Supplica. In comunione con tutta la Chiesa, che in quel giorno solenne implora pace e salvezza per il mondo intero.

Ma abbiamo fatto memoria anche di un'altra celebre vittoria di Maria. Quella che ha legato per sempre il suo dolce nome al Rosario. Si tratta della battaglia di Lepanto (1571), in cui la flotta cristiana respinse i Turchi, pronti a conquistare l'Europa. Senza spargimento di sangue, ma semplicemente con la recita incessante del santo rosario. Sì, il rosario è un’arma – così la chiamava il grande s. Pio da Pietrelcina – molto potente contro il male. Ma è anche una corona di rose, che possiamo offrire alla Mamma Celeste, segno prezioso del nostro amore filiale, che Lei gradisce sommamente.

Numerosi i gruppi venuti a vivere giornate di ritiro, tra preghiera e fraternità, in questi giorni: dalla Comunità Neocatecumenale di Rizziconi (parrocchia s. Teodoro Martire), ad alcuni fedeli di S. Martino di Taurianova, al Gruppo Francescano Secolare della parrocchia san Luca (RC), accompagnati da p. Giovanni Aitollo.

Se la vita è un combattimento, una cosa è certa: non possiamo vincerlo con le nostre sole forze. Non smettiamo mai di invocare con fede l'aiuto di san Michele Arcangelo, dei nostri angeli custodi, e soprattutto della Regina delle Vittorie. Prendiamo in mano il rosario. Preghiamolo con fede e amore. La nostra vita conoscerà cambiamenti inimmaginabili. E la vittoria sarà sicura!

Orari

Sante Messe Domenicali

8.30
10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.15 Lodi e Santa Messa (6.30 Sabato)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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