Quanto può essere preziosa una goccia! Una piccola, insignificante goccia che sembra perdersi nell’oceano. È la goccia d’acqua che possiamo regalare alle anime dei defunti con i nostri suffragi. È la goccia d’amore che possiamo offrire ogni giorno attraverso piccoli gesti di attenzione. È la goccia d’olio, che unita ad innumerevoli altre gocce tiene accesa la lampada della fede. Rendendo più luminoso il nostro cammino.
Una goccia d’acqua. Quella che abbiamo offerto, per otto giorni consecutivi, alle anime purganti. Attraverso l’Ottavario dei defunti, concluso la scorsa settimana. Un percorso di preghiera che certamente ha dato beneficio a tante anime sofferenti. Ma anche un’importante occasione formativa per i tanti laici che vi hanno partecipato. Grazie alle catechesi di p. Francesco, che ogni giorno ci hanno aiutato a conoscere un aspetto del mistero del Purgatorio. A partire dal dato biblico, fino ai testi dei padri e del magistero ecclesiale. Per concludere sempre con qualche episodio tratto dalla vita dei santi.
Una goccia che evapora in un braciere. La suggestiva immagine ideata da s. Teresina di Lisieux si è ben adattata al segno che abbiamo compiuto venerdì 10 novembre, con gli amici dell’Associazione del Rosario perpetuo. Dopo un’immersione profonda nei misteri del rosario, abbiamo celebrato la s. Messa in onore di Maria che scioglie i nodi. E in un braciere ogni fedele ha gettato un nodo: simbolo di un peccato, una difficoltà, una paura. Chiedendo all’amore ardente di Dio, per intercessione di Maria, di “scioglierlo per sempre”, come recita la preghiera tanto cara a papa Francesco.
Una goccia d’olio. Che ha il compito di alimentare una lampada. Queste le suggestive immagini racchiuse nella parabola delle dieci vergini (Mt 25,1-13), che la liturgia ci ha presentato domenica 12 novembre. E questa la riflessione che ci ha proposto, col suo consueto vigore espressivo e spirituale, p. Santo Donato. Innanzitutto, lo Sposo arriva nel cuore della notte (cfr. Mt 25,6). Anche noi, immersi nelle nostre notti personali, «dobbiamo imparare a cantare: “O notte beata! O notte santa!”. Perché se viviamo le nostre notti con Dio, le vivremo come una dolce attesa, che ci porterà a partorire Dio, vita eterna, paradiso!».
E ancora, a proposito della lampada e dell’olio: «La lampada rappresenta tutti quei doni che Dio ti ha fatto perché tu potessi affrontare la notte con serenità». Quindi la lampada è dono di Dio. E l’olio? «L’olio rappresenta la tua collaborazione, il tuo sì alla grazia di Dio». Ma per fare l’olio è necessaria molta fatica: le olive vanno raccolte, ammassate, macinate. Quindi «l’olio te lo devi fare tu. Devi lavorare, darti da fare! Ti devi impegnare nella vita spirituale. Con sacrificio, fatica, laboriosità. Solo così gusterai la bellezza e la bontà dell’olio».
Ma allora, come fare per somigliare alle vergini sagge che entrano alla festa di nozze (cfr. Mt 25,10)? «Guardando a Gesù. Che non è solo immagine dello Sposo, ma anche del vero Vergine. Gesù, come vero uomo, ha presentato al Padre la sua lampada traboccante di olio!». Accanto a Gesù, altra luminosa icona di vergine saggia è Maria: «Lei ha ricevuto una lampada meravigliosa, perché immacolata. Ma l’olio se l’è fatto goccia per goccia: attraverso lacrime, dolore, nottate amare». Fino al grande “torchio” della croce.
Anche p. Francesco ha ripreso l’immagine della lampada e dell’olio, associandole rispettivamente alla fede e alla carità. E ci ha ricordato che “la fede senza le opere è morta” (Gc 2,26). Tanti anche questa settimana i pellegrini venuti ad attingere gocce d’acqua fresca e d’olio profumato sotto il manto di Maria. Tra cui un numeroso gruppo di Melito Porto Salvo (RC) e la Confraternita “Madonna del Carmine”, proveniente da Cerisano (CS).
Tante piccole gocce d’acqua hanno dissetato le nostre anime. Come cantava il Salmo della liturgia domenicale: “Ha sete di te l'anima mia” (Sal 63,1). Sì, il Signore ha saziato ancora una volta la nostra sete. E tante piccole gocce d’olio hanno fatto splendere di luce nuova la lampada della nostra fede. Affidiamo a Maria il nostro impegno, con le parole che ci ha consegnato p. Santo: «O Vergine Immacolata, fa’ che io cammini nella tua scia. Fa’ che io ti prenda a modello della mia vita. Insegnami a fare l’olio e a riempire ogni giorno la mia lampada, affidandomi totalmente a Gesù”.