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Cibo dell'anima

Cibo dell'anima

Se non mangiamo, non viviamo. Questo elementare dato biologico diviene splendida metafora per la vita spirituale. Perché oltre al corpo, abbiamo un’anima da nutrire. È questo il più grande miracolo compiuto da Gesù per noi: darci Se stesso come Cibo, nell’Eucarestia. Per restare con noi, in noi, “tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Questo grande miracolo abbiamo adorato, celebrato, lodato nella solennità del Corpus Domini.

L’adorazione eucaristica: questo il modo migliore per prepararci a un così grande momento di grazia. L’abbiamo fatto con gli amici dell’Associazione dl Rosario Perpetuo, venerdì. In un momento intenso e prolungato di preghiera. Davanti al Santissimo Sacramento abbiamo meditato i misteri gaudiosi e luminosi, che culminano proprio con l’Istituzione della SS. Eucarestia. Celebrata qualche minuto dopo, in un clima di gioia e ringraziamento. E con una speciale sfumatura mariana. Infatti p. Francesco ci ha ricordato che «il Corpo di Cristo, che assumiamo nella Comunione, è lo stesso Corpo che si è formato nel grembo della Vergine Maria. È stata Lei a “tessere” la santa umanità di Cristo con la sua carne verginale».

E nell’omelia mattutina della solennità, ci ha suggerito quattro atteggiamenti per adorare con frutto il Santissimo Sacramento. Tratti dalla multiforme sapienza di s. Antonio da Padova, dottore della Chiesa: «Prima di tutto, la obsecratio, ossia il prendere coscienza della presenza reale di Gesù davanti a noi; la oratio, cioè il colloquio spontaneo, pieno di confidenza con Lui; in seguito la postulatio, richiesta fiduciosa di aiuto per tutte le nostre necessità; infine la gratiarum actio, cioè il ringraziamento per tutti i suoi doni». Consigli preziosi che abbiamo potuto mettere in atto subito dopo la Messa, in un momento di adorazione accompagnato da invocazioni e canti. Per poi accogliere il passaggio di Gesù in mezzo a noi, attraverso una piccola processione tra i fedeli, e la solenne benedizione eucaristica.

Nel pomeriggio, dopo il canto dei Vespri e il Rosario, p. Santo Donato ha aperto la s. Messa con parole di commosso ringraziamento – questo, in fondo, è il significato primario del termine greco eucharistein: «Grazie Gesù! Grazie perché, per un miracolo di amore verso l’umanità, hai voluto rimanere con noi come Pane vivo del Cielo. Grazie perché ti sei fatto Eucarestia, Medico e Medicina, Presenza viva in mezzo a noi! O Cuore eucaristico di Gesù, continua a guardarci con amore, perché anche noi peccatori possiamo continuare a guardarti e a darti amore».

P. Antonio Carfì, nella splendida omelia, ha offerto numerosi spunti di meditazione. A partire dall’esperienza forse più concreta del nostro vivere quotidiano: il cibo. «Per vivere, dobbiamo mangiare. Se non mangi, muori». E allora, sul piano spirituale, «occorre mangiare l’Eucarestia per avere la vita vera: la vita eterna, la vita di Dio!». Due le domande fondamentali che ci siamo posti: «Cos’è l’Eucarestia? Cosa fa l’Eucarestia in noi?». La prima domanda va riformulata: «Chi è l’Eucarestia?». Sì, perché l’Eucarestia è il Sacramento vivo di una Persona viva: il Cristo Risorto!». E per comprendere gli effetti dell’Eucarestia in noi, ecco ancora la metafora alimentare: «Come il cibo materiale, una volta assunto, si trasforma in energia per vivere, così l’Eucarestia diventa in noi energia, ma energia d’amore! Non più il nostro amore umano, spesso malato di egoismo. Ma l’amore stesso di Dio». Un amore folle, che ci rende capaci di fare della nostra vita un dono: «Ciò che alle sole forze umane sembra impossibile, come l’amore ai nemici (cfr. Mt 5,38-48), è proprio l’Eucarestia a realizzarlo attraverso di noi», divenendo, in noi, «principio attivo di carità».

La bellezza del farsi dono si è prolungata attraverso l’accoglienza di numerosi fedeli. Giovedì abbiamo ricevuto la graditissima visita delle Missionarie della Carità, venute per un ritiro spirituale guidato da p. Gaetano Lombardo. Nei giorni successivi, i cresimandi della parrocchia di San Giuseppe-SS. Salvatore (Cataforio-S.Salvatore), con il parroco don Giovanni Gattuso, hanno trascorso una giornata alla Cittadella animata da riflessioni e attività a cura dei Fratelli e delle Sorelle.

Cibo dell’anima. Cibo di vita, Cibo del vero amore. Questo è per noi il Corpo e il Sangue del Signore! Un dono per cui mai saremo abbastanza grati. Impegniamoci, soprattutto in questo mese di giugno, consacrato al suo Cuore eucaristico, ad amarlo di più. Ricevendolo con raccoglimento nella Santa Comunione. Restando più spesso cuore a Cuore con Lui nell’adorazione. E facendoci noi stessi Eucarestia, cioè pane fresco e fragrante di comunione, dono e servizio per tutti i nostri fratelli.

Orari

Sante Messe Domenicali

8.30
10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.15 Lodi e Santa Messa (6.30 Sabato)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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