Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 2,13-22
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Se siamo abituati all’immagine di un Gesù sempre calmo e paziente e riflessivo... beh... il Vangelo di oggi ci dà un bel pugno nello stomaco!
La cosa da annotare subito è il fatto che questo furore e questa ira non l’abbiamo mai vista verso i pubblicani, i peccatori, gli ammalati di qualsivoglia malattia... Oggi se la prende invece con... i credenti, o presunti tali: e potrei esserlo anche io!
Nella vita dei fedeli si può insinuare e accomodarsi, sottile e dannosa, una pericolosa illusione: il “credere di credere”, il pensare che siamo devoti di Dio se “facciamo” alcune cose: riti, preghiere, sacrifici, digiuni… ogni tanto o forse anche spesso, non cambia la sostanza se non cambia il mio cuore e il mio atteggiamento verso la vita, a 360°! Il gesto di Gesù è potentemente profetico e annuncia il cambiamento di prospettiva impressionante e scandaloso nel rapporto con Dio: non c’è più bisogno di cambiavalute perché con la Sua Incarnazione/Passione/Risurrezione l’unica moneta che sarà riconosciuta e accolta, nel tempo e per l’eternità, è la carità! Non c’è più bisogno di fare qualcosa per Dio o sacrificare qualcosa a Lui per “comprarci” il Suo Amore: è Lui che si sacrifica per noi! È Lui il sacrificio del Padre per noi, l’Agnello immolato che toglie i peccati dal mondo!
E da noi desidera solo accoglienza del Suo Amore e della Sua Parola attraverso la fede e l’umiltà nella vita e non riti sostitutivi: faccio qualche preghiera per mettermi a posto la coscienza, per sentirmi giusto e vantare questa giustizia davanti a Dio e agli uomini (cfr. Luca 18,9-14, la parabola del fariseo e del pubblicano), ma poi nella vita manco di carità con tutti. È profetico il gesto e al tempo stesso annuncio di una verità bellissima che ci riguarda da vicino: delle tantissime chiese e cattedrali e templi costruiti in tutto il mondo non resterà nulla, come annunciato da Gesù: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta» (Luca 21,6). Il vero tempio adesso è il corpo dell’Uomo che per il mistero dell’Incarnazione è abitato da Dio per sempre! E questo tempio/corpo che pure sarà visitato dalla morte è destinato per la potenza dell’Amore di Dio a risorgere: lo affermiamo con gli antichi Simboli di fede: “Credo nella risurrezione della carne”.
Dunque siamo anche noi destinatari di questo monito tagliente di Gesù: «non fate della casa del Padre mio un mercato!». E lo diventiamo, mercanti furbi e interessati, quando pensiamo di “comprarci” Dio, di accattivarci la Sua simpatia e il Suo amore a furia di preghiere e sacrifici; in questo modo trasformiamo il rapporto con Lui in un mercimonio, in uno “scambio” che rischia di far diventare il rapporto con Lui una vera e propria “prostituzione”.
Non vi scandalizzi questo termine: questo tema attraversa spesso l’Antico Testamento quando i Profeti annunciavano l’accorato appello di Dio alla conversione (cfr. per es. Osea 4,12; 5,4; 9,1 e molti altri). Cadiamo anche noi nella “prostituzione religiosa” quando ci comportiamo da “clienti” di Dio e non da “credenti”, quando pensiamo di “pagare” Dio e così lo teniamo a distanza. Il tempio di Dio siamo noi, come afferma con autorità l’Apostolo Paolo: «Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?» (1Corinzi 3,16). Ma se questo è vero allora le conseguenze sono enormi e concrete: ogni essere umano che incontro è un “tempio di Dio”, anche quello che mi fa antipatia, anche quello che mi ha fatto piangere... E se ogni uomo è un tempio di Dio allora mi dovrò accostare ad ogni persona con sommo rispetto, togliendomi i calzari del pregiudizio e cercando di eliminare tutte le categorie selettive ed escludenti come farà Mosè nel deserto dinanzi al Roveto ardente (Esodo 3,15). Io sono tempio di Dio! L’altro è tempio di Dio! Con questa visione, il mondo si trasforma in un immenso santuario dove il rispetto dell’Altro e degli altri diventa l’unica regola da seguire, l’unico comandamento che ha il potere di renderci sovranamente liberi.
Caro Gesù,
Tu sai con quanta cura
trattiamo oggi il nostro corpo:
palestre, fitness, regimi alimentari…
e se da una parte questo forse
Ti fa sorridere, dall’altra
è facile immaginare
le Tue lacrime di dolore
vedendo che nei paesi ricchi
si muore per troppo cibo
e nei paesi poveri… si muore di fame!
Aiutaci a comprendere noi stessi
come un’unità
di carne, anima e spirito!
Aiutaci a metterci in ascolto
non solo dei segnali che manda
fratello corpo, ma anche
dei tanti segnali che manda il nostro cuore,
che hai eletto per sempre
a dimora dello Spirito Santo.
Aiutaci a comprendere che ci ami così tanto
da aver fatto di ognuno di noi
la Tua casa, il Tuo tempio.
Aiutaci a fare pulizia in questo tempio
e liberaci dal “ladro”
che è in ogni “credente”
che pensa di dover “rubare” il Tuo Amore
a colpi di preghiere
e riti e cantilene,
solo perché non abbiamo capito
che il Tuo Amore è divinamente straripante
e generoso e abbondante
e lo riversi in noi
non perché “noi amiamo Te”,
ma perché “Tu ami follemente noi”!
Aiutaci a capire che
in questo tempio che siamo noi
non c’è bisogno di fare “sacrifici”,
ma solo di accoglierTi
come Agnello immolato
che toglie i peccati del mondo.
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!