5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

30 Luglio 2024 - Martedì

30 Luglio 2024 - Martedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 13,36-43

In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

Chiediamo questa mattina a Gesù la grazia di sapere ascoltare la Sua Parola, di leggerla non solo con gli occhi, ma col cuore! Lui stesso spiega la parabola della zizzania annunciata qualche giorno fa. La prima cosa che ci rasserena (come sempre d’altra parte perché il Vangelo è Buona Notizia !!!) è la rivelazione che la Storia, nostra personale e quella del mondo, è nelle mani di Dio, sarà Lui a giudicare tutto e tutti alla fine dei tempi.
Sarà bene ricordarcelo spesso, soprattutto quando il Male in tutte le sue forme rende difficile e sofferta l’esistenza degli uomini. Dicevamo anche l’altro giorno che non siamo in grado di risolvere il problema del Male né possiamo eliminarlo. Neanche Gesù lo ha fatto, lo ha sconfitto per sempre, certo, ma fino alla fine dei tempi ci sarà una battaglia tra il Bene e il Male. Dove si svolgerà? Dentro il mio cuore, dentro il tuo cuore. Ecco perché Gesù mostra pazienza verso la zizzania.
Per noi sarebbe facile (e comodo) pensare che la zizzania/male è solo negli altri, mentre invece spesso essa convive dentro il nostro cuore. Sentite cosa dice l’Apostolo Paolo a tal proposito: «Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra. Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!» (Romani 7,18-25).
Ecco chi ci farà vincere la battaglia: Gesù Cristo nostro Signore, il Suo Amore per noi, il Suo delicatissimo essere Dio-con-noi, che cammina in noi e accanto a noi e rispetta sommamente la nostra libertà, anche di rifiutarLo! Dunque devo smetterla di sentirmi “giusto” e di giudicare tutti, devo smetterla di cercare il male negli altri per condannare senza pietà dimenticando il monito di Gesù: «Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c'è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello» (Matteo 7,3-5).
Questo non vuol dire essere conniventi col male o girarsi dall’altra parte per non vedere le cose brutte. Significa piuttosto avere verso gli altri la stessa pazienza che Dio ha con noi. E speriamo che alla fine dei tempi, proprio e almeno grazie a questa pazienza e misericordia saremo annoverati tra coloro che Gesù chiama “i figli del Regno”.

Caro Gesù,
l’istinto ci porta
a giudicare tutti coloro
che sembrano essere portatori di zizzania.
Siamo bravissimi
a riconoscerne tutti i tipi:
orgoglio, invidia, tristezza
giudizio, arroganza, lussuria…
Sì, siamo professionisti
del “puntare il dito”
e del giudizio inappellabile!
Anzi, Ti diciamo di più:
siamo talmente concentrati
nel cercarla negli altri che…
non ci accorgiamo di quella
che si annida nel nostro cuore.
Sì, davvero, sarebbe bello (e comodo)
pensare che la zizzania si trovi
solo nella vita degli altri.
Se siamo onesti con noi stessi
dobbiamo riconoscere che talvolta
l’abbiamo fatta crescere in noi
senza mai deciderci di estirparla,
pensando che “tanto quella degli altri
è sempre la peggiore”!
Fa’ che i nostri cuori oggi
possano sentirsi accolti dal Tuo sguardo;
fa’ che percepiamo la delicatezza
con la quale difendi il grano buono in noi;
fa’ che i nostri “campi” sperimentino
la carezza della Tua misericordia.
E la smetteremo di fare
i giustizieri “duri e puri”.
Non strapperemo più con violenza,
ma alla Tua scuola impareremo ad accarezzare
la vita, nostra e degli altri,
sicuri che la Tua misericordia infinita
ci porterà oltre i muri di zizzania
verso orizzonti ricchi solo di grano buono.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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