5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

2 Agosto 2024 - Venerdì

2 Agosto 2024 - Venerdì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 13,54-58

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Il Vangelo di oggi chiama in causa in modo particolare i “vicini” di Gesù, i Suoi compaesani, quelli che Lo conoscevano bene perché lo avevano visto crescere nella casa di Giuseppe e Maria. E quindi chiama in causa noi, i “cosiddetti” vicini al Signore, quelli che partecipiamo alla Messa, che facciamo qualche preghiera e qualche pellegrinaggio e perché no, anche qualche bella processione… Magari siamo anche preti o catechisti operatori pastorali…
La domanda che mi sorge spontanea è questa: ma perché proprio i “vicini” sono quelli che alla fine fanno più fatica a riconoscere Gesù? Forse perché pensiamo di avere capito tutto di Lui, di sapere tutto su di Lui. Salvo poi scandalizzarci (come i nazaretani di duemila anni fa) quando il Signore non fa la volontà nostra, quella che noi vorremmo imporGli a furia di preghiere!
Abbiamo dimenticato l’insegnamento di Paolo: «O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio?» (Romani 11,33-35).
Siamo così arroccati dentro le nostre granitiche certezze che non ci lasciamo più sorprendere da Lui; ascoltiamo la Sua Parola magari dicendo a noi stessi: “Vabbè, questa la conosco, la so, l’ho sentita spiegare tante volte…”. E finiamo per restare impermeabili alla Sua chiamata, al Suo desiderio di accendere dentro di noi il fuoco del Suo Amore, come Lui stesso ci ha rivelato: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!» (Luca 12,49).
I Suoi compaesani in fondo – e noi con loro – si scandalizzano della Sua umanità: vorrebbero (vorremmo) un Dio che risolve tutti i problemi della terra e che ci fa vincere tutte le cause e che snuda costantemente il Suo braccio e fa miracoli in continuazione… Scandalizza il fatto che Gesù sia stato vero Uomo! E invece dovremmo profondamente rallegrarci perché si è fatto come noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato.
Questo vuole dire che la nostra umanità, per quanto fragile e mortale l’abbia resa il peccato, è bella agli occhi di Dio! Agli occhi del Padre di Gesù e Padre nostro! Siamo così preziosi ai Suoi occhi che ha mandato il Figlio nel mondo a liberarci dal peccato e dalla morte e lo ha fatto assumendo la nostra natura umana e morendo con noi e per noi!
Una cosa dobbiamo senz'altro chiederla, nella certezza che saremo esauditi: “Signore, aumenta la nostra fede!”. Perché il Vangelo di oggi ci mostra come Gesù non poté operare molti prodigi a causa dell’incredulità. Chissà quanti prodigi farebbe anche oggi se solo avessimo un briciolo di fede in più...

Caro Gesù,
quanto è brutta
la presunzione di conoscerTi,
di sapere tutto di Te!
Che esercizio sterile e inutile
è quello di inscatolarTi
nei nostri ragionamenti.
Per di più il lavoro più efficace
che il Maligno fa con noi
è quello di farci costruire
false immagini di Te!
E per questo a volte sei “buono”,
quando le cose ci vanno bene;
poi diventi “lontano”
quando attraversiamo
i tanti deserti della vita;
sei perfino “capriccioso”
quando a qualcuno fai le grazie…
ma a noi no!
Sei assente, totalmente assente
e indifferente, quando sorella morte
ci passa accanto e si porta via
le persone che amiamo.
Chi sei veramente Tu?
Tu sei Amore!
L’Amore che sorprende sempre,
che sempre fa il primo passo,
che perdona l’imperdonabile,
che annulla le distanze tra Cielo e Terra,
che parla il linguaggio tenero dei bambini
e non il linguaggio duro dei rabbini;
che fa scendere i ladri dagli alberi (Zaccheo)
e li canonizza prima di morire (il buon ladrone);
che entra nel buio del Sepolcro
per riempire di Luce e di Vita
le tombe degli uomini;
che risponde al gelido alito della morte
con il caldo soffio dello Spirito,
che è Signore e dà la Vita!
Sei Amore che si nasconde dentro le cose umane!
Donaci la fede, quella vera,
che in ogni cosa sa riconoscere
un dono del Tuo Amore
per farci entrare in comunione con Te!

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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